Gli Sporcelli, una storia tra realtà e fantasia

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Gli Sporcelli – titolo originale The Twits – è stato scritto da Roald Dahl nel 1979 e pubblicato in Inghilterra l’anno seguente. È una breve storia esilerante, uno spaccato della società, in cui i protagonisti “brutti, sporchi e cattivi” trascorrono il loro tempo a farsi scherzi orribili.

Il signor Sporcelli è sporco, infatti non si lava mai, ha una barba lunghissima dove rimangono incastrati pezzi di cibo e gli fuoriescono i peli del naso e delle orecchie, sua moglie – la signora Sporcelli – è gobba, ha un occhio di vetro storto, un naso lungo e porta sempre con sé un bastone per spaventare i bambini.

“Quanti uomini con la faccia pelosa ci sono in giro al giorno d’oggi!
Quando un uomo si fa crescere i peli su tutto il viso, non si riesce più a capire che aspetto abbia in realtà.
Forse lo fa proprio per questo: preferisce che nessuno lo sappia”.

Sono persone malvagie, come ce ne sono molte in ogni angolo della terra, capaci di cose atroci e maltrattano gli animali. Ma alla fine saranno proprio gli animali a giocare loro un tiro terribile che li farà ammalare di una stranissima malattia la “restringite” e li farà finalmente sparire dalla faccia della Terra.

Questo romanzo è adatto a un pubblico di lettori molto ampio. I più piccoli, attraverso la lettura animata ad alta voce e la mediazione dell’adulto, rideranno di fronte alle sventure degli “Orchi”, mentre i più grandi potranno fare un parallelo tra questi  “esseri spregevoli” e alcune persone con cui magari hanno rapporti nel quotidiano.

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