Qual è il Metodo migliore per insegnare? Sarebbe troppo semplice se ci fosse qualcuno capace di spiegare a noi insegnanti la “formula” migliore da applicare con i nostri alunni. In realtà non esiste una ricetta, come afferma il grande Maestro Mario Lodi:

«Gli amici mi chiedono come faccio a far scuola e come faccio ad averla piena. Insistono perché io scriva per loro un metodo, che io precisi per loro i programmi, le materie, la tecnica didattica. Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per far scuola, ma solo di come bisogna essere per fare scuola».

Molti pedagogisti hanno lavorato e ricercato il Metodo d’insegnamento più consono al periodo storico in cui vivevano, definendone svariati, alcuni anche in antitesi tra loro. Tuttavia ogni insegnante – a mio avviso – dovrebbe costruire il proprio “modus operandi” sui bambini della sua classe senza mai dimenticare che, come affermava Celestin Freinet nel suo libro Tecniche di vita, Ottobre 1959,

“Dobbiamo convincerci del fatto che il bambino non è affatto terra vergine che attende le maestranze, ma un complesso di una vita ricca e tumultuosa, un torrente che non è che la sua origine, ma che reca in sé tutte le promesse del suo avvenire”