Libri “PER NON DIMENTICARE” la Shoah

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L’olocausto e le persecuzioni razziali sono trattati da molti libri di narrativa dell’infanzia e aiutano insegnanti e genitori ad affrontare questo spinoso argomento con bambini di tutte le età.

apolloniaUn testo adatto ai più piccoli è il delicatissimo La portinaia Apollonia, di Lia Levi edito da Orecchio Acerbo, e racconta la storia di Daniel, un piccolo ebreo, che ha paura della portinaia Apollonia perché pensa sia una strega e alla prima occasione lo mangerà. Ma dopo il rastrellamento nazista dovrà ricredersi perchè a volte l’aspetto esteriore inganna.

Il mestolo di Adele, di Sebastiano Ruiz Mignone per Emme Edizioni, consigliato per i bambini di 7/8 anni, è un albo illustrato che racconta come un semplice oggetto possa dire molte cose. Un semplice mestolo, ad esempio, evoca piatti squisiti, banchetti festosi e l’amore con cui una madre cucina. E dice ancora di più, quando giace su un tavolo, tra decine di altri oggetti confiscati a una famiglia ebrea.

“Sono un mestolo, e nella mia vita passata c’era una famiglia, sì, mi ricordo. Sedevano tutti intorno a un tavolo e nelle sere d’inverno la cucina era un porto caldo dove ritornare. Io non ho mai viaggiato ma nei discorsi della mia famiglia c’erano tante storie e alcune parlavano di luoghi lontani, di mari e di isole”

alberoUno dei miei preferiti è L’albero di Anne, di Irène Cohen Janca edito da Orecchio Acerbo, pubblicato anche in numerose lingue.

“Nelle città di rumore e polvere io sono quello che per primo annuncia la primavera. In aprile si schiudono le gemme e con lo stesso slancio sbocciano i miei fiori e le mie foglie. Io sono un ippocastano”

Un vecchio ippocastano, di più di cento anni, nel cortile di una casa alle spalle di uno dei tanti canali di Amsterdam ricorda la storia di Anna Frank.

saraPer bambini un po’ più grandicelli la storia di Sara, raccontata da Lorenza Farina e illustrata da Sonia Possentini, pubblicata da Fatatrac con il titolo Il volo di Sara. In questo libro la protagonista è una bambina ebrea che vive in un campo di concentramento e incontra un pettirosso. Le immagini raccontano in modo toccante una grande storia di amicizia.

“Di notte le tenevo compagnia e le cinguettavo sottovoce vicino all’orecchio le storie che avevo udito dai miei amici uccelli. Lei ascoltava in silenzio, incantata, finché il sonno non la prendeva per mano…”.

erika

Altrettanto profonda, ma con un finale positivo, La storia di Erika, di Vander Zee Ruth per La Margherita Edizioni. La protagonista di questo libro è una bambina sopravvissuta grazie al grande gesto d’amore della sua mamma che durante la deportazione “getta un fagottino” dal treno in corsa.

“Dal 1933 al 1945 sei milioni di Ebrei furono sterminati. Fucilati, lasciati morire di fame, gassati, bruciati nei forni. Io no. Io sono nata intorno al 1944. Non so esattamente quando. Non so neanche il vero nome. Non so da dove vengo. non so se avevo fratelli o sorelle. L’unica cosa che so, è che avevo solo pochi mesi, quando fui strappata all’Olocausto”

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