Recenti acquisti in diverse librerie antiquarie sparse nel sud della Francia hanno arricchito la mia biblioteca di alcuni pezzi “unici” che testimoniano e raccontano la vita e l’opera pedagogica di Cèlestin Freinet nei primi anni della sua attività di insegnante e di pedagogista.
Uno di questi è Nascita di una Pedagogia Popolare, scritto da Elise e Célestin Freinet, il cui capitolo Uno viene dedicato alla prima esperienza lavorativa del Maestro, avvenuta alcuni anni dopo il ferimento al polmone nella prima guerra mondiale. Infatti il 1° gennaio 1920 Célestin Freinet viene nominato maestro aggiunto in una scuola a due classi a Bar- sur-Loup, un piccolo paese tra la Provenza e le Alpi Marittime, e qui inizia il suo percorso professionale.
Nel libro si legge:
“L’aula scolastica ove Freinet entra per la prima volta è l’aula tradizionale delle scuole pubbliche: banchi fissati al muro, lavagna a cavalletto… Le finestre che si aprono sulla rustica piazza del vecchio castello, vicino ad una garrula fontana all’ombra di un grande platano, sono collocate così in alto da sfidare la curiosità dei fanciulli. Lungo i muri grigi qualche carta geografica della Francia, alcuni cartelloni murali del sistema metrico, di esercizi di lettura e, in un angolo, uno sbiadito pallottoliere, unica attrazione di quel polveroso arredamento, simobolo di immobilità e tradizionalismo”.
Ed è qui, in mezzo a trentacinque “monelli”, tra i cinque e gli otto anni, che nasce un nuovo modo di “fare scuola” e, qualche anno più tardi, la tipografia scolastica, con la creazione di Enfantines, luna raccolta degli scritti e dei disegni dei suoi alunni.
Sempre a Bar-sur-Loup, alla fine del 1926, inizia la pubblicazione de La Gerbe, una raccolta mensile dei più caratteristici e significativi lavori degli alunni delle varie scuole aderenti al Movimento Freinet, che lui stesso ha fondato e che in quegli anni andava ampliandosi. Ben presto la raccolta diviene sempre più grande e così si stampano degli estratti.
Tra questi: Les Deux petits Rétameurs che viene stampato – come ricorda lo stesso Maestro – “al ritorno da un giro che aveva colmati i nostri piccoli di sogni e stima e avevano improvvisato questo racconto, fluttuante tra la realtà e la fantasia, che aveva interessato moltissimo la classe”.
Dall’ottobre 1927, i bollettini mensili, battuti a macchina e ciclostilati del Livre de Vie vengono sostituiti da un bollettino stampato a Grasse e intitolato L’imprimerie à l’école.
In questa piccola rivista di otto pagine Freinet “si preoccupa – come sottolinea lui stesso – di salvaguardare lo spirito del movimento” , di moderna rizzare e “motivare” l’insegnamento.
Il terzo numero de La Gerbe, uscito nel 1928, si intitolava Récréations e raccoglie una serie di Poemes D’Enfants.
Alla fine di quell’anno Freinet si trasferisce a Saint-Paul de Vence.
